La Radicolopatia lombare (più comunemente la “sciatica”) è dovuta alla compressione di una radice nervosa nel punto dove questa lascia la colonna vertebrale. Ernie e protrusioni sono comuni cause della Radicolopatia nella schiena giovane. Nei casi più complessi possiamo avere una artrosi esuberante o scivolamento di una vertebra rispetto all’altra (listesi o instabilità vertebrale).
Spesso la “neuromodulazione gangliare” può essere di aiuto, sopratutto quando la patologia sta diventando cronica. Esistono studi che sostengono che una “sciatica” diventa cronica dopo appena tre settimane. L’infiltrazione di farmaci (iniezione Peridurale o intraforaminale di cortisonici) può non essere sufficiente per garantire la guarigione. I cortisonici sono dei potenti antinfiammatori ma quando l’nfiammazione della radice nervosa non c’è più, l’infiltrazione di cortisonici non basta. Serve la neuromodulazione. L’applicazione della radiofrequenza in quella porzione della radice che si chiama “ganglio”, la neuromodulazione gangliare. Oggi sappiamo che la neuromodulazione avviene con l’applicazione della radiofrequenza pulsata. Così si potenziano i meccanismi che inibiscono la trasmissione del dolore. Anziché usare farmaci (gabapentin, pregabalin, amitriptilina) usiamo i molto più potenti e infinitamente meno dannosi mezzi fisici, le onde che chiamiamo “radiofrequenza“.
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Come si esegue la radiofrequenza?
Cosa sono la neurolisi e la neuromodulazione con radiofrequenza?
A volte dobbiamo associare la neuromodulazione gangliare ad altre procedure. Una di queste è la Peridurolisi che permette di risolvere le aderenze che si credano in seguito ad un intervento chirurgico della colonna vertebrale, o nel caso di un’infiammazione cronica che provoca un canale stretto. Per una spiegazione più dettagliata rimandiamo al video qui implementato: